Il poeta invita il suo amore nella città di pietra
Vieni nella mia terra ardente dove la serpe insonne riposa
umida e stanca e la bonaccia non conosce il mare ma alghe,
chilometri di spuma ed alghe ancora
Vieni nella città di pietra dove gli spiriti flirtano col sole
e le cicale muoiono cantando e l'onda spegne ogni virtù e rancore
Vieni nella città di sale dove il gabbiano bagna la sua fronte
ed il pensiero naufraga impaziente come le perle del mio primo amore
Vieni P-R-E-S-T-O che il mio fantasma incespica avvinto ad una nota
e geme, urla, languisce nel delta suo di sale
Vieni nella città “encantada” sul portico dei sogni
ti accoglierà una stella e sarà una stella d'acqua
da cui berrai il mio amore come un torrente placido
di cupo argento tremulo ti tenderà le braccia
Vieni nella città ardente nella città di pietra
nella città di sale nella città “encantada"
danza fra queste dita lega il tuo bacio
all'erba giallo limone è l'edera e azzurro opaco il mare.