Finalmente è arrivato il momento!
Quella vecchia stampa che da anni giace negletta in soffitta è stata incorniciata.
Tornati a casa con l’artistico fardello ritraente alcune danzatrici del ventre in un bordello turco, regalo di un amico scapestrato di università, lo adagiate sul divano, ancora incartato.
Il vostro gatto, di solito insensibile all’arte pittorica apre un occhio incuriosito.
Conoscendovi come nessun’altro, immagina già annoiato che dovrà darvi una mano suo malgrado.
Ammirati e trepidanti cominciate l’opera di scartamento col suo aiuto.
Di solito lui è più svelto di voi quando si tratta di ridurre la carta in coriandoli e mentre strisce di giornali svolazzanti planano sul tappeto, le danzatrici del ventre vengono allo scoperto.
Molto bene. E ora passiamo all’operazione successiva: adesso bisogna dar loro una acconcia collocazione. Riesumata la traballante scaletta dalla cantina e seguiti dal fedele nume della casa che non vi perde di vista un attimo, si procede all’impresa non riuscendo a trattenere l’emozione.
Nella mano destra il martello, nella sinistra il chiodo, in bocca il metro, il piede destro spinge il gatto che vi segue, all’indietro. Il piede sinistro momentaneamente libero.
Arrivati dopo mille difficoltà alla meta, vi accorgete con disappunto vostro e del gatto, di aver scordato la matita per segnare la parete.
Ridiscendete a gambero.
Prima il gatto poi voi…
Nel frattempo a causa della posizione forzata il polpaccio sinistro si contrae bruscamente per un crampo e automaticamente calpestate il vostro peloso aiutante che sosta sul penultimo gradino a causa di un non meglio identificato prurito.
Vi scusate per il malinteso e continuate la discesa mortificati.
Trovata la matita che posizionate diligentemente dietro l’orecchio (uno qualunque… fa lo stesso) e ricominciate.
Mano destra… martello, sinistra chiodo, in bocca il metro, il piede destro spinge nuovamente il nume che risentito per quell’imprevisto comincia ad agitarsi lavandosi la coda.
Finalmente, guadagnata la cima della scala per la seconda volta vi accorgete di non avere neanche una mano libera per usare la matita e decidete di procedere “a occhio”.
Ridiscendete per prendere il quadro.
Intanto giustamente, il gatto si è appisolato sui vostri piedi stressatissimo e non intendendo interrompere la sua siesta, rimanete immobile nella posizione del loto per dieci minuti buoni.
Nel frattempo il micione si sveglia mentre voi vi siete quasi addormentato in piedi. Comunque decidete ambedue di scendere.
Recuperata la stampa, risalite per la terza volta.
Adesso è il gatto che vi precede a scanso di equivoci. Siete in vetta e date il primo colpo di martello; il chiodo si storce assieme al pollice. Voi urlate dignitosamente, il gatto anche per solidarietà.
Raddrizzate il chiodo e ricominciate.
Al secondo tentativo il chiodo in preda al malanimo penetra in profondità nella parete conficcandosi.
Una pioggia di calcinacci sulla testa vostra e del paziente felino vi dona un aspetto da Babbo Natale
fuori stagione. Sprezzanti e audaci spostate il chiodo di qualche centimetro.
Ridiscendete senza incidenti di rilievo voi e il gatto, piede contro zampa contemporaneamente… Alla quarta risalita, quella che forse vedrà finalmente il posizionamento del quadro, siete soli perché avete deciso di chiudere l’assistente momentaneamente in cucina.
La stampa finalmente adorna la parete del soggiorno. Euforici e giustamente soddisfatti chiamate il gatto per un parere.
Anch’esso sembra  contento, infatti sbadiglia con aria di compatimento, strusciandosi ai vostri piedi.
Decidete quindi ambedue di darvi un premio. Una bella tisana di biancospino ed erba gatta  dovrebbero togliere un bel po’ di stress ad ambedue… ma……??!?!!!
Dal salone giunge un tonfo……!
Quaranta centimetri di intonaco hanno ceduto sotto il peso delle incaute danzatrici, sopra la mensola con le monete antiche degli Asburgo.
………………………
Circa tre ore dopo accompagnate alla porta un mastro vetraio e un falegname che fischiettando escono da casa vostra allegramente per il guadagno inaspettato.
Il vostro gatto li guarda uscire di casa perplesso.
Per una volta la sua coscienza è integra… infatti aveva ripetutamente cercato di avvertirvi…… che quella parete non era sicura.
Ma il vostro morale è a terra assieme ai cocci…… a qualche moneta asburgica e alla stampa con le danzatrici del ventre che se la ridono di voi.

Anche il gatto sotto i baffi ride.