Alto Medioevo, periodo degli amori felini.
Prima giornata Seconda giornata …cominciamo da Rosetta……….
"La chiamavano Mano Pelosa, Mano Pelosa, Mano Pelosa, la chiamavano Mano Pelosa metteva le triglie sopra ogni cosa..."
Si narra della leggiadra Rosa detta Mano Pelosa Che ogni pia mattina dopo aver bevuto un thè S’imbarcava puntuale sull’autobus 33. Sembiante a norvegese gatta ma catanese Un noto aedo e anche di canzoni un poco autore La definì “simile a superbo falso d’autore”. Nascosta sotto un sedile senza farsi notare Si deliziava la soave con fare celestiale Ad annusar le borse della spesa durante la lunga attesa. Udiva la pudica imprecare contro l’amministrazione comunale Massaie e pensionati tutti alquanto incazzati. Avea un trucco la graziosa: mentre con quattro zampe S’attaccava alla maniglia, con la quinta quella finta…… Carpiva qualche triglia. E nella confusione generale se la luna era buona Nel grande parapiglia rimediava un’anguilla. Certo arrivati a casa avean i passeggeri qualche sorpresa Ma niuno potevasi incolpare perché del fatto non vi era testimone oculare. Fioccavan le denunce contro i soliti ignoti Lamentele tante ma risultati pochi. E così Mano Pelosa ogni dì puntuale saltava sul tranvai senza punto fiatare. Ma vennero allertati presto i Carabinieri, la Protezione Civile ed anche i Bersaglieri Che dentro un autobus della città le triglie sparivano per di quà e per di là. Una poliziottella Fiocchetta la pivella, in incognito venne mandata per fare una retata. Camuffata da falco con coda di penne appiccicata e in testa borotalco Guardava le persone e a chi spingeva troppo mollava un mozzicone. Finalmente intravide, fra le massaie sedute una mano pelosa che agguantava qualcosa. Silente e con l’aria bonaria di can nullafacente s’avvicina l’agente alla mano invadente E le molla una manetta con lestezza cosa di cui avea dimestichezza. La Rosa sorpresa per quell’intrusione con ancora fra i denti due salsicce e un salmone Con un urlo di sorpresa molla la mano finta e immantinente se la dà a zampe celermente Donando quattro graffi a un gatto ambulante che poveraccio trovandosi di passaggio Pensò di avere visto forse un miraggio: una gatta dal lungo pelo inseguita da una barbona bianca in tinta unita ad una zampa finta ammanigliata. E mentre la strana truppa si allontana quel poveraccio si rinfresca alla fontana. Sommario un processo fu istruito lì seduta stante davanti a un vasto pubblico silente E la marescialla Gilda venne testè chiamata mentre sbattea due uova per farsi una frittata. Era appena arrivata in surf dalla California e per il fuso orario soffriva un po’ d’insonnia. Reduce da missione perigliosa e lontana: sequestro d’erba gatta a nota ciarlatana Esperta trasformista nera e con la figlia dagli occhi giallo triglia. In tutto intero il globo la polizia facea fessa travestita da sosia di Mommy la badessa. Insomma un bel parapiglia, gatto che fugge e can che non lo piglia. Rosa Mano Pelosa e la falsa sua comare riescono con garbo Fiocchetta a seminare Che perse le due vista forse per una svista con Gilda se la prende che risponde furente. Tra botte in italiano e con la traduzione parea di Capodanno ritornato il veglione. Intervenne alla fine l’Opossum controllore richiamato da tutto quel fragore Che sorprese le quattro a fare a botte e visto e considerato che non era più notte Per prima cosa gli vidimò la coda per poi mandarle a pulir la Pescheria Mentre del nuovo giorno il primo raggio salia. Mai condanna fù più gradita e con grande zelo venne eseguita…… Ancora quelle quattro fra pesce, pollo e formaggio si lisciano la panza leccandosi le dita.
M.J.M
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