243esimo Refrain

(I primi 242 sono di Jack Kerouac)

C'è una scopertura nel mio conto in banca
e una fessura sotto il pavimento
un occhio di metallo mi spia dagli sportelli
mettendomi in allerta contro te.
Scarafaggi malevoli bisbigliano sulla mia vulnerabilità
un giorno o l'altro li sbatto fuori casa
sulla mia seggiola preferita stanotte ha piovuto
non ho più un posto dove poter sognare.
I miei libri fanno quadrato contro me
dicono che non li apprezzo più come una volta
la musica mi angustia se non sei tu a dirigerla.
Osservo la mia collezione di scarpe
e la mia passerella di sguardi
cammino sulle sconfitte e ignoro vittoriose occhiate.
La schiuma del mio soap più delicato
ostenta sicurezza e mi strangola
ma io la schiaccio col mio fon ultimo modello.
I gatti, ingordi di vita, protestano la loro innocenza
e il loro appetito.
Certo se ci fossi tu ogni cosa andrebbe al suo posto.
Ogni cosa nella scatola cinese.
Afferro il telefono ma un fantasma compassionevole
mette le sue mani sui miei occhi.
Forse è tentato stupro o forse ha pietà di me
e cancella la mia memoria.
Bisogna riprogrammare tutto
distruggere il virus della banalità
decodificare i messaggi
scrivere qualcosa a qualcuno
o magari un grosso libro
che ti possa scagliare addosso
se ti ritrovo davanti alla mia porta.


M.J.M 90