Al cinema all’aperto

ovverosia

Come il caldo obnubila le menti specie su cani e gatti un pò dementi

Cinema all'aperto

Giacea allo stravento il nostro caro Anselmo
e non trovava quiete ne in moto e manco fermo.
Quaranta e rotti gradi distruggono un buon gatto
anche se ventilati lo rendono un pò matto.
Coi baffi ancora lordi di melone, requie non ne vedeva
neanche col sorbetto di limone.
Si rinfrescava ascelle e pure il mento
senza trovare pace e linimento.
La sera già incedeva, dorata, pigra, indolente
quando l'idea gli venne rendendolo impaziente
di darsi una sciacquata immantinente
e andarsene con passo allegro e svelto
al più vicino cinema all'aperto.
Doppio programma vario ed interessante
il pubblico distinto ed in mutande.
Davano in primo orario “La moglie del tigrato"
film dal gusto raro, adulto e raffinato
Seguiva a ruota un altro film d'autore
d'un Oscar orgoglioso vincitore
e il titolo era già tutto un programma
"Metti una sera a cena… due salsicce con panna”.
Amanti Anselmo armato di luppini e di cuscino
pregusta la serata allegra e amena
ciucciandosi un ghiacciolo all'amarena.
Si abbassano le luci inizia la sigletta
il cinema è stracolmo e fresca la birretta.
Ma ahime! proprio dal sedile posteriore
si sente un gorgoglio come di masticare.
Anselmo preso dal film e un pò dall'indolenza
sopporta silenzioso poi perde la pazienza.
Si gira lentamente col pelo contromano
sbirciando dentro l'ombra la sagoma d'un nano.
E senza dar nell'occhio guarda chi si rivede?
Fiocco quel gran pitocco sudato e sempre allocco.
Anche lui accaldato, stanco privo di lena
sbafacchiato al sedile dentro la stessa arena.
Era così conciato il vecchio lurido cane:
calzoni anni settata, ventaglio di Madrid, panini col salame
e per dessert pacchi di gelatine, Guiness alla spina
gelato e patatine.
Il vecchio fankitarro sputacchiava, ignaro del nemico innervosito
forzuto, esaurito ed un tantino fico.
Anselmo ormai sull'orlo d'ogni sopportazione
si volta farfugliando:
“Fior fiore di sbruffone, villano e fracassone
va a masticare altrove lurido ed incivile
dentro un buco di fogna ch'è poi il tuo cortile”.
Fiocco l'insulso inetto non gradisce il commento
non apprezza l'insulto di basso gradimento.
E stava per finire di già il primo tempo
proprio su questa frase e il salace commento
quando prende la mira e dalla postazione retroprivilegiata
molla a quel santo gatto un'enorme zampata.
Ma a volte anche gli eletti perdono la pazienza
specie se sudaticci e con il mal di panza.
Ecco si slancia il Mite sopra il cane smargiasso
mollandogli sul muso un tenero sganasso
che come poi trascisse un solerte appuntato
rese il reo prima muto dopo un poco invasato.
Cinema all'aperto Biblica fu la contesa epica e visionaria
il pubblico seguiva con il naso per aria.
La maschera avvertita che nella fila accanto
qualcuno praticava immondi atti osceni
s'accorse con sollievo ch'eran solo due scemi.
Un cane e un gatto accaldati sbavosi e lazzariati
laceri e un pò graffiati.
La proiezione alquanto disturbata
ben presto fu interrotta, la gente rimborsata.
All'uscita del cine una vecchia turista
un pò troppo indignata palesò disappunto
dispensando a ciascuno un'enorme pedata.
Un gruppo di studenti di passaggio
in viaggio studio sul Mediterraneo
prendendo spunto trassero un bel saggio
su “Come il caldo obnubila le menti specie su cani e gatti un pò dementi”.
E poichè Fiocco malconcio e frastornato
non riusciva a parlare qualcuno mal pensò
che andasse a collassare.
Fu caricato alfine, scordato e ritrovato
in fondo a un'ambulanza col caro suo nemico sempre col mal di panza.
Ricoverati alfine nella stessa lettiga per mancanza di posto
a causa d'una sberla al cane fu scambiata la cartella.
E gli toccò per sbaglio una bella lavanda
proprio sopra il groppone
che gli insegnò un briciolo di buona educazione
ed anche una manciata di pia compassione.
Anselmo assai contento e soddisfatto
ma sempre più accaldato anche se nell'onore vendicato
se ne tornò all'arena non avendo purtroppo calcolato
che in mezzo a quel trambusto e nel frattempo
era finito pure il sesto tempo.
Così miseramente conclusa la serata
s'avvia verso il porto per farsi una nuotata.
Ma guarda chi t'incontra con la stessa pensata?
Fiocco quel grande fesso con l'aria trasognata
ma in perfetta salute e da poco dimesso……..

continua……

M.J.M
giugno 99

Personaggi ed interpreti

Anselmo: Anselmo gatto accaldato in cerca di frescura.

Fiocco: Fiocco cane accaldato anch'egli in cerca di frescura

gatti